Antico acquedotto del Cortaccio

"Canalitt del Cortasc"

Era il primo acquedotto nella frazione di Piodina, partendo dai monti del Cortaccio per giungere fino alla frazione del Cortaccio. Supposizione dell’autore Marco Pagani, in ogni caso ho conferma per i ritrovamenti di ulteriori ritrovamenti lungo la montagna a scendere.

La partenza dei canali avviene nella valle della Pioda dove sono stati scavati nella roccia, per proseguire con i “canalit” fino alla chiusa, considerato la superficie impervia, si ritiene che continuassero con i canali in legno. Quest’ultimi durante l’inverno venivano tolti poichè la regione era soggetta alla caduta di valanghe inoltre l’acqua durante il periodo invernale era gelata.

Oltrepassato questa zona i canalit proseguivano nuovamente in pietra, ad oggi ancora ben visibili. Durante la ricerca i canalit scomparivano sottoterra, difatti non erano più in granito scavato, ma formavano un canale in muratura, con alla base una pioda e ai lati un muretto in pietra, con la copertura del canale sempre con piode.

Va precisato che pure i canalit erano ricoperti con grosse piode, con il passare del tempo, le piode sono poi state ritrovate nelle case del Cortaccio.

Giunta l’acqua nella valle di Vantarone, venivano congiunti da un doppio canale, per proseguire verso il Cortaccio, di seguito verso la frazione con canali nel terreno, costituiti da piode posate a forma di una V, a tratti comunque ancora con canalit in granito.

Il lavoro di recupero e ripristino di quest’importante opera storica, è stato iniziato con la collaborazione del figlio Andy nell’estate del 1990.

Nel 1991 i lavori di recupero e conservazione sono stati fatti con la partecipazione di Eros Verdi con gli apprendisti muratori della SPAI fino alla conclusione dei lavori nel settembre del 1992. In seguito, la protezione civile ha realizzato il sentiero “panoramico”.

I canalit ai tempi venivano preparati o meglio scolpiti a monte e fatti scendere dopo la lavorazione, difatti laddove erano mancanti 2 pezzi, li ho trovati pronti e lavorati un centinaio di metri più in alto, erano della misura perfetta con gli angoli perfettamente sagomati.

In seguito del taglio di una grossa betulla, alla base del tronco è venuto alla luce una roccia con scolpito la data del 1871, a mio parere ritengo che questa data sia riferita all’anno dei lavori di mantenimento dei canalit, in effetti gli statuti medioevali di Brissago XIII e XVI secolo recitano:

[138] Cap. CXXXVIII. Del mantenere il fossato ossia la raggio sopra il luogo di Piodina

Fu ancora statuito: tutti i vicini del luogo di Piodina, uno per famiglia, sono tenuti e devono prestarsi a spurgare e mantenere il fossato ossia roggia sopra il luogo di Piodina. Ciò in ogni tempo, tante volte quante gli sia stato prescritto dal console di Piodina o da suo incaricato: per impedire che acqua o pioggia scorrano disordinatamente fino al luogo di Piodina danneggiandone la campagna e i sedimi. Nessuno dovrà intasare, danneggiare o deviare detta roggia o fossato. Il contravventore paghi di multa al comune 5 sol. ter. per ogni infrazione. Gli aderenti al comune sono tenuti a denunciare ai consoli quanti avessero sorpreso nell'opera di danneggiamento.

Antico acquedotto di Curerone

"Canalitt de Cureron"

Il mantenimento dei Canalitt a Curerone, sui monti di Piodina in prossimità di Borei sono una testimonianza storica e un patrimonio culturale essenziale del nostro paese. L’intervento di ripristino sistemazione del terreno e pulizia, muri di sostegno e di controriva, ricerca di ulteriori canali in pietra nelle immediate vicinanze, é l'obiettivo del Patriziato per il quadriennio 2021-2025.

Ricerca e pulizia canalette antico acquedotto del Cortaccio “Canalitt del Cortasc”

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